lunedì 19 settembre 2016

Sull'Inquisizione


L'Inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla Chiesa cattolica per indagare e punire, mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie considerate contrarie alla propria ortodossia. 

Quando si parla di Inquisizione non si deve pensare soltanto ai roghi, le torture o le incarcerazioni di un’istituzione ecclesiastica fondata per punire e perseguire tutti coloro di credo o fedi considerate eretiche, ma anche un organismo creato per garantire alla Chiesa il Controllo Culturale Totale e il dominio sulle Scienze e sulle Arti con l’intento di bloccare qualsiasi espressione artistica, scientifica, filosofica, religiosa, magica o esoterica che in un modo o nell’altro poteva mettere in crisi o in discussione la credibilità o il potere politico-sociale della stessa. Per perseguire tale scopo le autorità ecclesiastiche si ersero a Giudici Supremi e Assoluti contro chiunque metteva in discussione i dogmi e la fede cattolica, si considerarono i soli detentori dell’unica, vera e indiscutibile religione: il Cattolicesimo, finirono per istituire tribunali per condannare a tortura, detenzione o a morte ogni tipo di persona che a loro giudizio era “eretica” e razionalizzando questo crimine contro la Libertà, la Vita e l’Essere umano come un servizio civile e religioso, orientato a favorire il “benessere” della comunità. 

Ecco che la “scure” dell’Inquisizione si scagliò contro tutti quelli che potevano mettere in pericolo la “vera religione”, bastava l’ombra del sospetto di eresia o di altra credenza, per finire sotto processo, nelle mani di inquisitori fanatici e psicopatici. È bene ricordare che la Chiesa non aveva la competenza di mandare al rogo gli imputati, questo “lavoro sporco” era delegato all’autorità civile. La condanna dell’imputato comportava anche la confisca dei beni della vittima che venivano divisi a metà fra la Chiesa ed il potere temporale, a dimostrazione che dietro l’Inquisizione vi era anche un interesse economico - materiale. 

Molti si chiedono come mai nonostante le migliaia di uomini e donne uccise dalla Chiesa e dal braccio secolare non esiste un Giorno della Memoria in loro ricordo. La ragione è proprio perché non si ha rimembranza di quest'Olocausto. Quando il Cristianesimo scomparirà come il Nazismo allora ci sarà un giorno per ricordarli. Nel frattempo la Chiesa continuerà a “mietere vittime” e ci saranno sempre coloro pronti a sminuire o negare questo eccidio e papi polacchi o di altra nazionalità che chiederanno scusa, ma senza reale pentimento, degli “errori” o “orrori” commessi. 

La Chiesa mediante l’Inquisizione si pose contro la Ricerca Scientifica. La storia è testimone di quanto “rispetto” ha avuto la Chiesa nei confronti della scienza e della libertà di espressione. Basti ricordare le vicende di Giordano Bruno, Giulio Cesare Vanini, Pietro d’Abano o Galileo Galilei e tanti altri che sono stati uccisi o perseguitati dal tribunale dell’Inquisizione, mentre i loro scritti finirono “sull'Indice dei libri proibiti" creato appunto con l’intento di distruggere, bruciare, censurare e limitare la circolazione di tutte le opere “scomode” scientifiche e letterarie che venivano reputate contrarie alla teologia, alla morale o all'etica cattolica. Nello stesso tempo i papi difendevano o finanziavano le università, così come i Gesuiti che hanno creato in tutto il mondo istituzioni universitarie, con il semplice scopo di assicurare il dominio intellettuale e culturale al Cattolicesimo. Una volta raggiunto l’obiettivo di controllare tutto il mondo accademico e universitario, il potere della Chiesa non poteva più essere messo in discussione e così se qualcuno o qualche minoranza si ribellava oppure usciva fuori i “canoni” veniva facilmente messo a tacere, deriso e umiliato. 

Qualcuno potrà obiettare che molti cattolici sono stati "grandi scienziati” il che è assolutamente vero ma questo dimostra che la verità, il progresso e l’evoluzione percorreranno tutte le strade anche le più improbabili, non si fermeranno di certo dinanzi a un clero ottuso, corrotto e ignorante. Adesso Papa Francesco ha puntato il dito contro la Biogenetica allo stesso modo come hanno fatto i suoi predecessori contro la teoria darwiniana dell’evoluzione, le teorie copernicane, il progresso scientifico, il relativismo e così via, non è cambiato nulla, soltanto che oggi non possono più torturare, incarcerare o bruciare gli scienziati sul rogo. 

È tempo che il mondo universitario, accademico e scientifico si ribelli totalmente e all’unanimità contro le pseudo - religioni, la politica e gli interessi economici, se si vuole iniziare a gettare le basi per creare il Paradiso su questa terra. Dopo secoli e secoli di condizionamento culturale e psicologico ad opera di un clero che non riesce a vedere più in là delle affermazioni contenute nel testo biblico si sono sprecati duemila anni nello studio di un libro “spazzatura” quando le stesse energie potevano essere impiegate per migliorare la qualità della vita, per prevenire e curare ogni malattia, per creare ricchezza e porre fine ad ogni povertà sia materiale che spirituale, invece oggi abbiamo soltanto libri pieni di pattume teologico e di inutili speculazioni mentali, una Chiesa corrotta e piena di scandali, gli Stati sono governati da politici incompetenti e incapaci, il potere economico è in mano a banchieri criminali mentre il resto dell’umanità vive ancora nell'ignoranza di sé e delle leggi della natura con deleterie conseguenze nella vita quotidiana, sull'ambiente e nei rapporti umani. 

La Chiesa sempre mediante l’Inquisizione si pose contro la stregoneria. Quest’ultima retaggio del mondo pagano duro a morire, divenne il pretesto per iniziare una crociata contro le donne e tutto ciò che era femminile. Vittime dell’Inquisizione non furono soltanto le streghe o le presunte tali che vennero violate nel corpo e nell'anima, costrette a soddisfare le sadiche fantasie di inquisitori e torturatori sessualmente repressi, ma anche i propri figli che spesso bambini, assistettero alle torture e violenze inflitte alle loro madri e più volte furono indotti a testimoniare contro di loro. Psicologicamente devastante per una bambina vedere la propria madre bruciata e per di più sapere di essere corresponsabile della sua morte, crescere con l’odio per sé stessa e trasmetterlo in seguito di generazione in generazione. Questa inconscia ferita interiore è ancora presente nell'animo della donna e può essere sanata soltanto quando le donne inizieranno davvero nel conoscere sé stesse e liberarsi una volta per tutte dal patriarcato e da tutte le religioni abramitiche che da sempre si sono adoperati nel distruggere la Fiducia della donna in modo che possa essere facilmente sottomessa alla volontà dell’uomo. Un altro motivo meno conosciuto per cui le streghe sono state perseguitate è perché consigliavano alle persone di non mangiare zucchero cui attribuivano molte malattie, come confermato anche da ricerche mediche moderne. Le chiese e gli stati avevano degli interessi nell'industria dello zucchero, che nel Medio Evo iniziava a svilupparsi. Per questo e per l'opposizione al potere laico e clericale, le streghe divennero loro malgrado le prime icone e martiri “anarchiche” e “anti-capitaliste” della storia. 

Simbolo del martirio delle donne è sicuramente la mistica Giovanna d’Arco. Contemporaneamente Eretica e Santa finì per essere condannata come “strega” da viva per poi essere beatificata in seguito da morta. In questa occasione si mostra come “l’infallibilità” papale sia soltanto una grande “stronzata” e di come il Papa e gli ecclesiastici furono gelosi di Giovanna, del suo coraggio, della sua forza, dell’eroismo di una donna - guerriero che annichiliva gli uomini in battaglia e aveva un seguito popolare da fare invidia a qualunque predicatore o condottiero di quel tempo. La vicenda di Giovanna d’Arco è uno degli emblematici esempi di come gli uomini non hanno mai sopportato che le donne siano superiori o migliori di loro. 

Oggi Papa Francesco che si è presentato al mondo come un Riformatore di una Chiesa ormai in declino, vuole dare un “contentino” alle donne cattoliche, con l’istituzione di una commissione di studio sul diaconato femminile. Questa azione è l’ennesimo insulto alle donne, quando in tutta la storia della Chiesa, nessuna donna è mai stata vescovo, cardinale o papa, la Chiesa è stata sempre un “club per soli uomini” relegando le donne dentro i conventi o come serve devote dei propri mariti. 

Se la Chiesa davvero vuole cambiare dovrà iniziare a prendere coscienza della propria storia e provare Vergogna per quello che è diventata, altrimenti sprofonderà nella propria deriva morale che la condurrà verso l’oblio, trascinando con sé l’intera società, salvo che i fedeli prendano le distanze dalla loro Falsa Madre Chiesa e da tutte le attività religiose e sociali ad essa collegata. 

Inoltre è bene sapere che la caccia alle streghe è stata condotta non solo dalla Chiesa Cattolica ma anche dai tribunali protestanti che in più occasioni mostrarono un fanatismo peggiore di quello cattolico. Le condanne a morte per stregoneria e eresia andarono avanti fino al Settecento quando la cultura e la mentalità europea si orientarono verso l’Illuminismo e bastò la forza della ragione per iniziare a porre fine a questi abusi e crimini insensati e a quel clima di paura e di sospetto che si era instaurato. 

L’Inquisizione è comunque sopravvissuta alla rivoluzione culturale e sociale del settecento ed è una realtà tutt'ora viva ed esistente di cui tutti dovrebbero esserne consapevoli. Ha cambiato soltanto il nome: dapprima a “Sacra Congregazione del sant'Uffizio” e poi con l'attuale nome di “Congregazione per la dottrina della fede”. Lo scopo dichiarato di questo organismo è di “ vigilare sulla purezza della dottrina della Chiesa cattolica”, il che è davvero assurdo e ridicolo dato che di “puro” nella dottrina e teologia cattolica non c’è mai stato nulla: tra tutte le mistificazioni operate nel corso dei secoli, con gli adattamenti dogmatici e rielaborazioni dei Vangeli effettuate a seconda dei propri interessi politici ed istituzionali, senza contare che il cristianesimo è un’invenzione di un fanatico ebreo tale Paolo di Tarso, è evidente che il vero e puro Cristianesimo è nato ed è finito con Cristo, questo organismo altro non è che la vecchia Inquisizione camuffata, sono gli stessi inquisitori, lupi travestiti da pecore, che insieme ad altri organismi come le “Conferenze episcopali” tentano di fare lo stesso "vecchio gioco": influenzare culturalmente e politicamente la società per assoggettarla agli interessi economici della Chiesa o di potere e di controllo su gli individui. 

Se si dà un occhiata in rete, vi si trovano blogs o siti che sono gestiti da persone che per il ruolo che ricoprono credono di essere degli Educatori a tutti gli effetti ma in realtà sono soltanto persone condizionate dal proprio ambiente culturale. La loro è solo un’opera di “propaganda cattolica o cristiana” attraverso i mezzi moderni come internet, radio e televisione, il loro scopo è quello di disinformare e distorcere la cultura contemporanea e ovviamente fare proseliti. 

Se da un lato il mondo culturale cristiano condanna senza appello tutto ciò che non è in linea con la propria fede, dall'altro lato la teologia cristiana si insinua come un parassita in tutte le credenze e pratiche non cristiane. E così che escono fuori degli obbrobri come: lo yoga cristiano, il reiki cristiano, il tai chi cristiano, la massoneria gesuitica o la teosofia e la wicca cristiana di cui è bene starne alla larga, così come da tutto ciò che è stato toccato o pervertito dal cristianesimo che rappresenta la più grande Maledizione che ha colpito l’essere umano, la cultura e la società. 

Si potrà dissentire sul fatto che il Cristianesimo come tutte le religioni ha i suoi aspetti positivi e negativi. Di certo non vi è nulla di positivo nelle stragi compiute nel nome di Dio dai cristiani puritani nel Nord America che si sono appropriati delle terre dei Nativi Americani, così dello stermino e le razzie compiute nel Sud America dai cattolici nel nome di Gesù, da costringere l’ultimo Papa in uno dei suoi viaggi a chiedere scusa agli Indios per le spoliazioni delle terre, così come della devastazione operata dai conquistatori cristiani nei confronti degli Aborigeni Australiani o le deportazioni degli Africani verso le colonie americane a opera degli schiavisti cristiani. 

Per quanto riguarda l’Africa è un continente impoverito e corrotto dal neocolonialismo e dal Cristianesimo. L’Africa ormai ha perso quella purezza e primitività originarie. Quell'animismo che coglieva in ogni essere e in ogni fenomeno naturale, un “Anima”, un principio divino e quindi il conseguente rispetto per ogni creatura e manifestazione naturale è ormai andato perduto, a favore di una sorta di “animismo cristiano degenerato”, creatosi dall'infausta opera di evangelizzazione dei missionari, che sfruttando la povertà e la miseria per accrescere il numero di fedeli nel cristianesimo,  dietro il pretesto “dell’aiuto umanitario”, hanno soltanto creato ulteriori divisioni e condannato i metodi di contraccezione e di controllo delle nascite, rafforzato le orribili pratiche “stregoniche” locali, mentre povertà, guerre, miseria e malattie non cessano di finire a causa della sovrappopolazione, con nefaste conseguenze come l’emigrazione di massa verso gli stati europei. Con il dilagarsi della Falsa Cristianità, l’animismo in Africa ha avuto lo stesso tragico destino del paganesimo in Europa che finì per soccombere dinanzi alla follia e alla menzogna cristiana che ha ucciso quell'Anima Selvaggia o primordiale e ancestrale dei popoli africani e pagani. 

L’unico luogo comune che viene ripetuto in modo ossessivo da molti, in una sorta di auto-convincimento per dimostrare “il grande servizio” reso a tutta la comunità dall'istituzione ecclesiale è questo: “La chiesa fa del bene perché aiuta i poveri tramite i missionari o opere di volontariato”. A parte il fatto che ormai sono secoli che non fanno altro che aiutare i poveri ma la povertà che è la madre di tutte le violenze e crimini è ancora presente se non addirittura in aumento, bisogna comprendere i meccanismi psicologici e finanziari di cui sono vittima e artefici i missionari. 

Tutte le opere di missione vengono finanziate dai ricchi. I missionari non sono quindi al servizio dei poveri ma bensì dei capitalisti. Questi si servono proprio di queste associazioni per due ragioni: la prima per far tacere le proprie coscienze con la beneficenza, dato che la loro ricchezza proviene proprio dallo sfruttamento dei poveri, secondo dando aiuto ai poveri, quest’ultimi si sentiranno rincuorati e affrancati e eviteranno di ribellarsi ai loro sfruttatori. Il ruolo fondamentale del missionario è quindi di dare Speranza non di aiutare lo sfruttato a ribellarsi al proprio sfruttatore. I missionari sono istruiti e addestrati nel dare falsa consolazione e attraverso di essa convertire il più numero possibile di poveri. Quindi il loro obiettivo non è quello di creare le condizioni per rendere il povero ricco e indipendente ma quello di farlo diventare un “perfetto cristiano” ligio e obbediente alla Chiesa cristiana. Il lavoro del missionario è quello di dare un’aspettativa ai poveri. Senza di essi il suo lavoro verrebbe meno e quindi la sua fonte di sostentamento, lo stesso missionario consapevolmente o meno sfrutta anch'egli il povero e non ha quindi alcun interesse che la povertà scompaia. La merce di scambio utilizzata è appunto la speranza, la fede, insieme alle varie forme di assistenzialismo, il missionario non fa alcunché di religioso o spirituale egli è soltanto “un burattino” e l'opera di missione solo un ingranaggio nell'attività di proselitismo della Chiesa. 

È questo che chiamano “fare del bene” ma in realtà è soltanto un’altra forma camuffata di sfruttamento delle popolazioni o persone più povere e l’opera missionaria cristiana è il braccio operativo della “nuova” Inquisizione che si basa nell'attuare un controllo culturale e un dominio sociale sfruttando le situazioni di indigenza, miseria, povertà delle persone per i soliti scopi o interessi politici e economici delle chiese cristiane o cattoliche.

Non stupisce quindi la frase della “grande” missionaria Madre Teresa di Calcutta che con stoltezza e mediocrità affermò: “ Se dovessi scegliere tra l’Inquisizione e Galileo, sceglierei di stare con l’Inquisizione”. 

Ancora oggi in India e in Africa avvengo esecuzioni di persone accusate di stregoneria con lo stesso “modus operandi” della vecchia Inquisizione mentre in tutto il mondo opera la “mano occulta” del braccio “spirituale” della Chiesa: l’Ordine Gesuita, che ha avuto da sempre la missione di convertire il mondo intero e di riportarlo sotto l’egemonia della Chiesa cattolica con ogni mezzo, a qualsiasi costo anche di vite umane. Ci vorrebbero migliaia di pagine per scrivere la lista completa di tutti i crimini e malvagità che hanno compiuto i Gesuiti dietro il velo di una falsa misericordia, di un ordine che ha creato ovunque soltanto miseria e disperazione, nato proprio con lo scopo di ricondurre e mantenere il mondo sotto l’influenza e il dominio della Chiesa e che ha fatto della propria condotta morale il motto “il fine giustifica i mezzi”. 

In conclusione si può dire che alla Chiesa non interessa nulla della libertà individuale, dello sviluppo del potenziale umano, del rispetto per ogni identità culturale ma vuole soltanto ridurre in schiavitù ogni essere umano utilizzando anche le opere missionarie e gli ordini ecclesiastici che con la giustificazione “di aiutare i poveri”, nascondono il proposito di convertire tutti al Cattolicesimo romano con qualsiasi mezzo, pacifico o meno, calpestando la dignità e l’unicità di ogni individuo. La Chiesa dunque con la sua facciata altruistica in realtà compie ogni giorno un crimine ignobile e schifoso è tempo che ogni persona intelligente se ne renda conto per non continuare a essere complice di tali nefandezze. La realtà del mondo è drammatica e deresponsabilizzare la Chiesa per questa situazione non è di alcun aiuto. Bisogna esser consapevoli di come per secoli, il potere corrotto e corruttore della Chiesa ha utilizzato innumerevoli mezzi e sistemi per mantenersi vivo, per continuare a controllare e manipolare le coscienze e le masse. 

Da quel senso di impotenza di fronte a questa secolare e collaudata “macchina inquisitoria”, che contribuisce a degenerare la cultura occidentale, impedisce di fatto l’evoluzione degli individui e della società e spinge le popolazioni più povere e ignoranti ad atteggiamenti criminali o criminogeni, ben poco si può fare direttamente. Ma di certo si può trovare dentro se stessi, nel profondo Silenzio interiore, l’essenza della vera spiritualità, cioè quella Verità, che se pur sperimentata in modo parziale o incompleto, va comunque testimoniata, per mostrare che esiste un’altra strada, che le loro menzogne e il loro potere non valgono nulla. 

Come disse lo stesso Gesù Cristo: “la Verità vi renderà liberi.” 


Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Galileo_facing_the_Roman_Inquisition.jpg

venerdì 26 agosto 2016

Sulle Streghe


Le Streghe sono le donne sagge o illuminate che in ogni tempo e in ogni luogo hanno camminato, danzato e guarito su questo pianeta. 

Per comprendere chi è una Strega bisogna innanzitutto capire che cos'è la stregoneria e il duplice significato di questo termine attraverso la conoscenza della storia magico - religiosa dell’essere umano. 

All'origine del mondo primitivo l’uomo era in perfetta armonia con gli Dei, cioè con la Natura e le sue molteplici manifestazioni, in un perfetto idillio, dove ogni idea di possesso, superiorità e inferiorità era pressoché assente: uomini, Dei e tutti gli esseri viventi “camminavano insieme” in quella che viene definita l’Età dell’Oro, dove l’abbondanza regnava e ogni cosa era immersa in un mondo magico, in una esistenza che vedeva Sogno e Realtà mescolarsi e confondersi. Non tardò molto tempo che l’Ego dell’uomo iniziò a manifestarsi e quello stato primigenio venne meno, se fino ad allora l’umanità aveva vissuto in una sorta di “comunismo terrestre” adesso conflitto, sofferenza, malattia, carestia e lotta per la sopravvivenza sono le perenni protagoniste dell’esistenza umana. Gli uomini per tentare di ristabilire l’ormai “paradiso perduto” cercarono attraverso il Rituale Magico un modo per ritrovare quello stato originario ormai irrimediabilmente compromesso. La Magia Rituale dunque dominò tutto il mondo antico, ogni uomo e donna diventò “mago” e se da un lato gli uomini tentarono attraverso la Volontà di assoggettare o piegare ai propri bisogni, la natura e le entità sovrannaturali, altri iniziarono a propiziare e ingraziarsi le divinità per garantire la buona riuscita del raccolto, della caccia, della pesca, ecc., o per il soddisfacimento dei loro desideri e necessità. Fra i primi si formarono dei professionisti o specialisti che vennero chiamati “stregoni” che attraverso modi e metodi vili e meschini acquisirono autorità, potere e prestigio sui secondi che finirono per diventare loro creduli seguaci o “stregati” e sottomessi ai loro voleri. 

E’ così che nacque la Stregoneria, cioè l’arte nera di manipolare e distorcere non solo la realtà e la verità a proprio piacimento ma soprattutto quella di soggiogare, plagiare e influenzare le menti e la vita altrui per il proprio tornaconto e nel tentativo di appagare la sete di potere e di controllo ricorrendo anche a pratiche criminali e attraverso metodi e mezzi che hanno l’intento di diffondere discordia e corruzione o creare malattie fisiche e mentali. 

Da questa commistione di magia e stregoneria nacque quella che sarebbe stata chiamata in seguito “religione” ma che in realtà non lo è affatto, si tratta sempre dello stesso antico Inganno camuffato, che vede la nascita di quelle pseudo - religioni come l’ebraismo, il cristianesimo e l’islamismo, gli ultimi anelli della “caduta spirituale” dell’essere umano: dove il sacerdote sostituisce il mago o lo stregone, la magia decade in preghiera cioè in supplica, lamento e autocommiserazione, i dogma e la tradizione tentano di rimpiazzare la superstizione, mentre i fedeli indotti dalla dottrina e dalla morale sacrificano la vita terrena per un'ipotetica vita ultraterrena fino ad abbandonare i “vecchi dei” a favore di un unico dio personale, trascendente e astratto completamente estraneo dai problemi e vicissitudini della vita quotidiana e separato dalla stessa Esistenza. 

Questo ultimo dio, falso surrogato del vero divino, assunse dapprima le peggiori caratteristiche umane come la collera, l’ira, l’odio, la gelosia, la vendetta e il dispotismo per poi essere ammantato di misericordia, bontà e compassione a seconda delle necessità sacerdotali, sociali e culturali; divenendo infine una sorta di dio nevrotico e schizofrenico, scisso in se stesso, simbolo e riflesso della condizione psicologica dell’essere umano e quindi la massima rappresentazione “dell’Ego umano” proiettato sul piano cosmico. 

La casta sacerdotale si pose come la sola intermediaria fra gli uomini e il divino e attraverso i sistemi di credenze, tradizioni e gerarchie fino a creare vere e proprie istituzioni o organizzazioni consolidò nel tempo il proprio potere. I sacerdoti con le loro egoiche pretese, si innalzarono al di sopra di tutti gli uomini a volte persino della stessa Divinità e chiunque non riconoscesse la loro autorità o si ponesse al di fuori dei loro schemi e dottrine, come accadde con astrologi, maghi, streghe, stregoni, mistici, alchimisti e scienziati, finiva per venire osteggiato, perseguitato e condannato in quanto pericoloso per la sussistenza della classe sacerdotale e del potere che quest’ultima aveva acquisito sul popolo e sulla società. 

Si può dire che il “sistema - religione” fu il primo metodo di “sfruttamento dell'uomo da parte dell’uomo” dato che anche i primi Re vennero considerati anch’essi sacerdoti o perfino Dei. I popoli si divisero in un due categorie: sudditi e monarchi, divisione che poi si estese dalla sfera religiosa a quella economica e politica in dominati e dominatori, servi e padroni, colonizzati e colonizzatori, proletari e capitalisti, ecc. Nonostante l’invenzione di nuove forme di governo, di nuovi sistemi economici e l’avvento di nuove religioni, Dipendenza e Sfruttamento sono tutt’ora fondamento della realtà psicologica e sociale dell’uomo e del mondo moderno. 

Mentre l’umanità si logorava in un infinita lotta di classe fra sfruttati e sfruttatori, seguaci e leaders si annientavano tra di loro, credenze e pratiche magiche o religiose di tutti i tipi proliferavano dividendo ancora di più gli uomini e generando guerre o conflitti, pochi intelligenti, svegli, consapevoli e illuminati individui compresero che attraverso i rituali magici e religiosi e le rivoluzioni politiche e sociali non avveniva nessun reale cambiamento della condizione umana, Nessuna Trasformazione. 

Grazie a questi “iniziati” e coraggiosi ricercatori del vero in Occidente si sviluppò in modo nascosto e celato la scienza dell’Alchimia, dove dietro complesse operazioni chimiche, gli alchimisti in realtà nascosero un autentica ricerca spirituale; nel mondo islamico si diffuse la via mistica dei Sufi, nella quale attraverso la meditazione l’uomo giunge all'unione con il divino; nel contesto ebraico fiorì il movimento Chassidico, basato sulla riscoperta dell’immanenza divina nell'uomo e nell'universo; in Oriente invece nacque la scienza interiore chiamata la via dello Yoga, con l’obiettivo di reintegrare l’essere umano e liberarlo da ogni tipo di sofferenza e schiavitù psicologica. 

Soltanto con l’avvento della Scienza della Trasformazione Interiore, inizia quindi la vera evoluzione dell’uomo, un cambiamento che passa non attraverso i credo, le fedi, le autorità o organizzazioni religiose e nemmeno tramite le ideologie politiche o filosofiche, ma mediante l’osservazione di sé e la pratica meditativa, l’individuo scopre la Vera Religione: riunendo tutte le proprie energie per comprendere se stesso, la realtà e il suo modo di agire e pensare, trasformando completamente il proprio Essere, per essere davvero libero e consapevole, sveglio e padrone della propria esistenza. 

In Europa, dal Medioevo fino all'inizio del Settecento, la stregoneria vide come protagoniste donne sagge che cercarono il divino per proprio conto senza passare per i canoni della Chiesa. Vennero definite "streghe" dai loro Carnefici cioè dalle autorità ecclesiali, furono Vittime di tribunali e condannate al rogo vive: un'atrocità, un vero Olocausto dimenticato che fece migliaia di vittime. 

I reali motivi di tale persecuzione sono da ricercarsi dal fatto che la strega è la donna sveglia e ribelle, dotata di una giovinezza e bellezza interiore, capace di ammaliare, affascinare e sedurre. E’ la donna che non ha bisogno ne del marito e ne del padre, poiché vuole essere Libera dalla schiavitù del matrimonio e dalla possessività della famiglia. Una donna completa e indipendente, senza fronzoli, scevra da ogni morale, che rifiuta di aderire alle leggi, alle abitudini e ai dogmi imposti da una società ipocrita e malata. Libera sessualmente non sottomessa all'autorità maschile, una donna che sa gustare il piacere, il divertimento e la risata che la vita offre. 

Il movimento delle streghe fu portatore di una nuova rivoluzione: le streghe si riunivano per ballare, meditare, mangiare, bere e fare l’amore cioè tutto quello che il Cristianesimo ha sempre condannato. Nei raduni le streghe festeggiavano l’Esistenza, per confidarsi segreti e per iniziare le nuove streghe. La strega è custode di un arcana conoscenza, maturata dall’esperienza e trasmessa per via iniziatica spesso da madre a figlia. 

Compagno inseparabile della strega era spesso il Gatto. Animale domestico ma nello stesso tempo selvatico, il gatto è il collegamento da quel mondo selvaggio di cui la strega è sempre in comunione. I gatti soprattutto quelli neri finirono anch'essi bruciati o uccisi come le loro padrone in quanto incarnazione del male. L'uomo pagò un prezzo alto per questa sua stupidità e le violenze commesse sui gatti e sulle streghe. Con il diffondersi della peste, i topi ebbero gioco facile nel trasmetterla ovunque e dovunque, causando un immane catastrofe a dimostrazione di come “la legge karmica” è più veritiera e efficace di qualunque “giustizia divina o umana”. 

In un Europa dove malattie e epidemie mietevano vittime a non finire sarebbe stato più saggio e intelligente non torturare e uccidere le streghe ma piuttosto apprendere da loro “l’arte della guarigione” come fece Paracelso, che dalle “donne di campagna” apprese i fondamenti della sua nuova medicina. 

La strega si pone dunque in chiave anti - moderna, rimanendo in profonda armonia con la natura più selvaggia, a differenza dell’uomo di oggi che che ha creato un’insanabile frattura con quell'ambiente naturale, cadendo vittima di nevrosi e patologie tipiche della civiltà moderna. 

Le streghe furono le prime erboriste, naturopate, psicoterapeute e scienziate. Guarendo con rimedi naturali finirono per scontrarsi con i medici del tempo. Esse furono “le Guaritrici” rappresentanti della prima forma di medicina “alternativa” della storia. Esperte delle sostanze “psicotrope”, attraverso le quali riuscivano a cambiare la percezione della realtà, compiendo veri e propri viaggi astrali, vedevano cose che altri non potevano nemmeno concepire, le streghe possono essere considerate le Sciamane d’Europa. 

La strega conosce i più reconditi e intimi segreti della Natura, ha scoperto "il Segreto" della vita e della morte. Questa conoscenza diventò un pericolo per lo status acquisito dai confessori e dai medici, “l’Arte della Strega” fu per loro una fastidiosa concorrenza da eliminare. 

La stregoneria rispetto alle streghe, assume quindi tutt'altro significato. Essa è una scienza segreta e empirica e se non ci fossero stati quei stupidi intellettuali, preti e papi a interferire, sarebbe diventata una vera e proprio Scienza della Trasformazione e il Movimento delle Streghe una Benedizione per l’essere umano. Oggi pratiche e trattamenti olistici e tecniche di trasformazione interiore vengono bollate come “stregoneria” da esponenti del mondo cattolico o cristiano: essi mostrano la stessa stupidità e ignoranza dei loro predecessori. Se il periodo medievale storico ormai è finito da tempo, il Medioevo culturale e psicologico è viceversa tutt'ora una realtà. 

La gente invece temeva e nello stesso tempo venerava le streghe. Ma quando la Chiesa iniziò la predicazione incentrata sulla demonizzazione della figura della Strega, come causa di tutti i mali e disgrazie, quest’ultima perse tutto il suo prestigio e autorità. La capacità della Chiesa, che gli ha permesso nei secoli di mantenere il potere sul popolo è dovuta proprio alla sua forza persuasiva e suggestionante. Quando questa “Suggestione millenaria” verrà meno come già sta succedendo, grazie al risveglio degli individui, l'autorità e il controllo ecclesiale si dissolveranno come neve al sole. 

Con l’inizio delle persecuzioni che ebbero il sostegno dei Papi, dei Riformatori protestanti, dei Santi cattolici e del tacito assenso di studiosi e intellettuali, la strega si trasformò nella megera, vecchia e brutta, empia, aggressiva e rapace, affamata di cibo e di sesso. La strega ha stipulato un patto con il Diavolo ed è quindi dedita a malefici e a orge sabbatiche, capace di affatturare, di colpire con il malocchio i suoi nemici per cercare di mantenere il proprio potere e tentare di proteggere la propria identità. E’ la donna disadattata che vive nella miseria, depressa e malinconica esclusa dalla vita sociale, religiosa e dalla funzione sacerdotale, vittima di una società patriarcale e dal crudele misoginismo insito nel cristianesimo. 

Non si saprà mai quanto questa figura di strega sia stata davvero reale o frutto dell'aberrante fantasia degli inquisitori. Ma questa immagine può diventare un monito per le donne che non devono permettere ad un mondo dominato dagli uomini di avvelenare le proprie anime, evitando che la propria energia creativa diventi distruttiva e non cedere al rancore e alla frustrazione. 

Il famigerato e ignobile testo il Malleus Maleficarum scritto da due inquisitori, psicotici seriali, fu il manuale del perfetto torturatore, la base metodica di quella che verrà chiamata la “caccia alle streghe”: una delle pagine più buie e vergognose della storia, dove la “Santa” Inquisizione mostrò il vero volto della Chiesa. Tra processi sommari, torture e orrende esecuzioni, molte furono le vittime dell’infamia, dell’ignoranza e della corruzione di una Chiesa impaurita nel veder perdere la propria posizione di egemonia nel mondo e sul popolo, stretta da una morsa che vedeva da un lato la riforma protestante e dall'altro lo sviluppo e la diffusione della ricerca scientifica. 

Il Cristianesimo che da sempre ha avuto la pretesa e il vanto di essere una forza rigeneratrice e civilizzatrice, con la missione di scacciare le tenebre dal mondo, con i tribunali cattolici e protestanti mostra invece il Completo Fallimento della teologia, della fede e della pietà cristiana. Le autorità cristiane e civili sprofondarono nel fanatismo, nella perversione, nell'odio, nella violenza, nel sadismo e nella crudeltà, macchiandosi le mani del sangue di tante vittime, che ancora oggi reclamano giustizia e verità. Le Chiese cristiane non hanno ancora preso piena coscienza di quanto Orrore hanno realizzato nel mondo. 

L’immagine della strega cambiò nel corso dei secoli. Le streghe da donne sagge, divennero dapprima donne malvagie, poi povere pazze o imbecilli fino a figure mitiche, fiabesche o fantasy, per infine scomparire quasi completamente dalla storia e dalla memoria collettiva. Con la scomparsa della strega, scompare anche il più grande crimine mai perpetrato in tutta la storia dell’umanità, un crimine contro la Donna, che è Madre, generatrice di vita e di amore. 

La stregoneria riguardo alle streghe fu il primo movimento di ribellione e emancipazione femminile: donne spinte dalla volontà di sottrarsi dal dominio e dalle regole degli uomini che in tutta la storia dell’umanità non hanno fatto altro che utilizzarle e sfruttarle per i propri scopi e desideri o reprimere e soffocare le loro aspirazioni e libertà. 

La strega è il simbolo dell’ignoto, dell’ineffabile, dell’inspiegabile e dell’irrazionale. E’ il mistero della donna e della Vita stessa. La strega è dunque la donna “pericolosa”, che fa “l’amore con la Natura”, libera di esprimere se stessa e il suo potenziale. 

Oggi dietro il razionalismo, l’intellettualismo, l’educazione e la teologia moderna, ci sono ancora ben nascosti, i semi di quel maschilismo sciovinista, del misoginismo e di quell’antifemmineo che hanno caratterizzato la caccia alle streghe, che non è quindi affatto finita. Ma finché vivranno donne ribelli su questa terra, ci saranno sempre quelle pronte a levarsi, nel conoscere e risvegliare la propria “strega interiore” e preferiranno morire piuttosto che zittirsi, umiliarsi e sottomettersi all'Ego dell’uomo. 

Nonostante nel contesto neo-pagano, il termine “strega” sia ampiamente usato e abusato, nella falsa convinzione che la stregoneria appartenga soltanto al mondo pagano, quando invece è un fenomeno umano, è tempo di rivalutare davvero la figura della strega: non più la donna strumento del diavolo e nemmeno la femminista piena di odio e rabbia contro il genere maschile, ma così come quando un uomo giunge all'illuminazione spirituale, può essere chiamato Buddha o Cristo, allo stesso modo una donna che raggiunge la piena consapevolezza di Sé, potrà chiamarsi, semplicemente Strega.

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Witches_add_ingredients_to_a_cauldron.JPG

sabato 14 novembre 2015

Sulla Magia



La Magia è lo stato dell’essere, dove vi è consapevolezza del divino e delle energie cosmiche, è il mezzo e il fine dell’illuminazione spirituale, è la conoscenza, la visione, la percezione del Mistero dell'Esistenza, di ciò che non può essere ne mediato e ne trasmesso dagli organi fisici e dai sensi.
   
Nonostante molti hanno tentato di dare una definizione esauriente e completa su cosa sia la Magia, tutte le formulazioni si sono rivelate parziali o incomplete compreso quest’ultima, ma si può comunque affermare che la Magia, al livello più basso è Volontà e Desiderio. Attraverso pratiche o rituali l’operatore utilizza strumenti magico - esoterici, parole, incanti o preghiere al fine di rafforzare la propria Volontà e creare le condizioni ideali che soddisfino i propri desideri. Questo è il modo più “volgare” o popolare per intendere la Magia: la Volontà è indirizzata nel perseguimento di mille e un desiderio (i tre fondamentali Sesso, Soldi e Potere) e nel caso di esito positivo si soddisfa un desiderio, poi un altro, poi un altro ancora, si può andare avanti all'infinito, senza trovare nessun reale appagamento, oppure se l’esito è negativo o nullo, si rimane frustrati ma in entrambi i casi si è sempre schiavi del "desiderare", finendo per logorare la propria volontà e sprecare completamente la propria vita nella costante ricerca d’incantesimi, talismani o rituali ancora più potenti, nell'accumulare sapere magico - esoterico o cadere in forme magico - ritualistiche sempre più perverse e aberranti.
 

Un altro modo per scoprire cosa sia realmente la Magia è cambiando completamente la direzione della propria Intenzione, non più all'inseguimento degli effimeri desideri dettati dal proprio ego, ma orientata verso “la conquista del desiderio stesso”. In questo caso tutta la propria Energia scorre in un’unica direzione: nella conoscenza e nella padronanza di Sé e nella trascendenza della mente.

Prima di avvicinarsi alla magia è dunque importante per ognuno chiedersi in quale direzione stia andando la propria vita: se verso una maggiore Libertà interiore che significa libertà dal desiderio che è sofferenza, Libertà dall'Ego per porre fine a ogni separazione con l'Esistenza, Libertà dall'ignoranza di sé che vuol dire non continuare a essere in balia del passato, dei condizionamenti e delle influenze, insomma se si è davvero Liberi di Essere oppure se si continua a fare il solito vecchio gioco, 
magari questa volta su di un piano diverso, con strumenti o mezzi differenti, ma rimanendo sempre succubi dell'Inconsapevolezza e dei giochi egoistici e futili della propria mente.
 

Spesso si tenta di dare una classificazione della Magia attraverso i "colori", ma in realtà esistono solo due tipi di Magia: la magia che proviene da uno sforzo deliberato dell'Ego e la magia che scaturisce dalla Consapevolezza nell'abbandono di sé. Esempi di Magi celebri di questi due tipi di magia: nel primo caso Aleister Crowley, un mago dell’Ego e della Volontà nel secondo caso Georges Ivanovič Gurdjieff, un mago dell’Essere e della Consapevolezza; chi ha studiato entrambi e ha occhi per vedere può comprendere la differenza abissale fra i due.
 

Molti si chiedono come mai esistano tanti magi, astrologi, guaritori o terapisti "abilissimi”, ma nonostante ciò il mondo va sempre peggio. La ragione è che non si tratta di una questione di abilità ma di consapevolezza, di trasformazione e di alchimia interiore. Se ogni individuo che sia un mago o meno non opera dentro di sé una radicale rivoluzione psicologica, la società rimarrà sempre la stessa, poiché il mondo esterno non è altro che il riflesso della realtà interiore di ogni individuo e quindi prima di preoccuparsi di aiutare gli altri attraverso forme di "pseudo - magia" o tramite le “buone opere”, è fondamentale Cambiare se stessi, poiché solo così il mondo e la società potranno cambiare davvero e si inizierà ad “aiutare” nel vero senso della parola e non nel continuare a compiere ulteriore danno nel nome dell'altruismo.

Soltanto quando si comprende che tutti i desideri e i sogni sono inconcludenti e che gli scopi o gli obiettivi esistenziali sono vani senza alcuna eccezione, nella meditazione profonda, in uno stato di totale rilassamento, nella completa solitudine e immobilità psico-fisica, si può scoprire la “Vera Magia” libera da ogni velo di Illusione, dove l’ego e tutti gli inganni scompaiono, risvegliandosi alla Realtà della vita.
 
Infine fintanto che vi sono Volontà e Desiderio, si tratta sempre di Bassa Magia, il punto più basso. Il punto alto sono invece l'Amore e Consapevolezza, l'Alta Magia. 

Dopotutto che cos'è l'Amore se non la Magia più grande . . .

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:GiordanoBrunomnemonic.gif 

lunedì 24 agosto 2015

Sul Simbolo


Il simbolo è una forma di comunicazione che esprime attraverso un’immagine un contenuto che può essere religioso, esoterico, magico o spirituale. Un simbolo riesce a sintetizzare, evocare e valorizzare una determinata realtà che può essere espressa soltanto con una raffigurazione simbolica ed ha la capacità di tenere insieme una visione religiosa o spirituale nel corso del tempo, evitandone la disintegrazione e la frammentazione grazie all'importante funzione di riconoscimento, di ricordo e di rappresentazione.

Tutte le religioni hanno i propri simboli che le rappresentano, ma molto spesso quest'ultimi sono molto più antichi delle stesse religioni e lo stesso simbolo in un contesto diverso può assumere un significato diverso. Ogni religione tenta in continuazione di imporre e diffondere i propri simboli, poiché vi è la paura o la consapevolezza che, quando essi iniziano a essere dimenticati o rimossi, significa che la stessa tradizione religiosa è sul “viale del tramonto”, sta decadendo, morendo o scomparendo insieme ai propri simboli.

La scelta di un simbolo nella creazione di una religione ne determinerà la direzione che prenderà in futuro. Quando un simbolo è svuotato del suo autentico significato e perde ogni autorevolezza, può facilmente diventare un mezzo di propaganda per il potere politico e religioso: sfruttato e utilizzato per controllare le coscienze e le masse, il simbolo è trasformato da promotore e generatore di Libertà e Verità a strumento per spargere e imporre Menzogna e Schiavitù.


Il massimo esempio di come un simbolo possa essere strumentalizzato per scopi di potere fu la Croce. Simbolo antichissimo, precristiano, la croce simboleggia l’armonia cosmica e l’eternità ma soprattutto rappresenta la Trascendenza e l'Unità: l’incontro del mondo materiale con quello spirituale, la sintesi tra la sfera interiore e quella esteriore. Con l’avvento del Cristianesimo Teologico e dell’istituzione ecclesiale, la croce da simbolo di Vita diventò simbolo di Morte: sotto l’insegna della croce cristiana in milioni perirono durante le crociate, durante il medioevo migliaia furono torturati, incarcerati, uccisi o arsi vivi in quanto eretici, nelle Americhe civiltà millenarie  furono spazzate via, ancora oggi in Africa e in altri luoghi interi popoli pagani vengono soggiogati e umiliati nel nome della "santa croce" e  del dio cristiano. Nella figura di un Dio morto, la croce divenne “il crocefisso”: il baluardo di un Occidente diviso, corrotto e schiavo da una falsa cristianità e da una cultura vecchia e decadente. 
         
Un altro esempio storico in questo caso in un contesto politico che dimostra come il simbolo è qualcosa di più che un semplice segno identificativo fu quello della Svastica. La svastica in Oriente fu utilizzata per secoli come simbolo di creatività, di rigenerazione spirituale e di buon auspicio, ma quando Hitler la adottò, con gli uncini rovesciati, la svastica divenne simbolo di morte e di distruzione: la massima rappresentazione del male e dell’odio più profondo e aberrante. È sufficiente modificare un particolare o l’orientamento di un simbolo per cambiarne completamente il significato e la propria influenza nella storia e sull'inconscio umano. 

I simboli sono dunque immagini vive intrise di un significato nascosto o celato, così come le parole Dio, Dei, Angeli, Demoni, ecc, non sono entità o esseri separati o trascendenti ma simboli psicologici, mitologici o esoterici. 

L’uomo moderno da un lato ha accantonato tutti i simboli e ha perduto la capacità di comprenderli, andando incontro a un inevitabile disorientamento e decadimento spirituale, dove l’unico interesse per i simboli è riservato ai Logo e Marchi aziendali o commerciali; dall’altro lato vi è chi, ancora ossessionato e condizionato dalle parole o dai simboli continua ad appiccicare o sovrapporre la propria fantasia sugli stessi, vivendo in una sorta di mondo onirico e perdendo ogni contatto con la Realtà.   

Fra questi due estremi di decadenza simbolica e religiosa, vi è il vero Ricercatore Spirituale che attraverso la giusta comprensione dei simboli religiosi ed esoterici, li utilizzerà come un “mezzo” per scoprire la Verità, per conoscere la propria Realtà Soggettiva, per risvegliarsi, per trovare il “centro” del proprio Essere e della stessa Esistenza. 

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Anastasis_Pio_Christiano_Inv31525.jpg

mercoledì 22 luglio 2015

Sul Mito


Il mito è una narrazione atemporale e ciclica della realtà raccontata per soddisfare profondi bisogni religiosi e psicologici, ha una funzione allegorica e didascalica, attraverso immagini e simboli, i miti facilitano nel lettore o nell’ascoltatore un atteggiamento aperto, semplice e immediato per la comprensione del significato di eventi e misteri primordiali, fenomeni naturali, gesta eroiche o circostanze morali, psicologiche e spirituali, pertanto il mito diviene un mezzo per trasmettere una conoscenza ancestrale favorendo l'acquisizione di una maggiore consapevolezza di se stessi e dell'esistenza.

Ogni mito si compone fondamentalmente di due parti: una falsa o fantasiosa che rappresenta una sorta di “contenitore” che ha lo scopo di attrarre il lettore o l’ascoltatore, accessibile a tutti e non è assolutamente un fatto storico; un’altra parte vera e nascosta che rappresenta “il contenuto”, dove l'ascoltatore o lettore grazie alla sua intelligenza e capacità intuitiva, riesce a comprendere i vari risvolti morali, politici, esistenziali e psicologici racchiusi nei miti, non vincolati né dalla storia, né dal tempo e dallo spazio.

Il mito per chi lo sa cogliere può contenere delle verità eterne più significative che qualsiasi verità storica. La storia è sempre schiava del passato, al contrario il mito ispira libertà, non è soltanto nel passato ma è sempre aperto al futuro. La storia è collegata alla coscienza, è superficiale, il mito è invece molto più profondo poiché collegato all'inconscio umano.

Ogni religione sostanzialmente si basa sul mito. Se il mito è vivo, allora la religione è viva, se il mito è morto, la religione è morta. Quando un mito e una religione sono morti, non vuol dire che scompaiano necessariamente dalla storia. Se nel mito è tolto tutto ciò che di vero, vivo, sacro e significativo, rimane soltanto la sua parte falsa e finta un guscio vuoto cui si tenta di riempirlo con ogni sorta di menzogna e mistificazione o per riutilizzarlo per scopi di controllo e di potere.

I preti, i sacerdoti, i predicatori religiosi sono come dei “negromanti” che cercano con il fervore, il carisma, le loro invenzioni e speculazioni di ridare nuova vita al mito ma finiscono per ricrearlo a loro immagine e somiglianza, il mito nelle loro mani finisce per diventare una grande bugia, una finzione e se ne serviranno come “un catalizzatore” per soggiogare e manipolare le coscienze dei propri seguaci o fedeli, sostituendo la verità insita nel mito con un falso credo o con una vacua fede.

Un mito religioso è vivo soltanto quando è incarnato da un Maestro vivente, ma quando egli ha lasciato il corpo e questo pianeta, la Verità se n’è andata con lui, a meno che quest'ultima si manifesti di nuovo in uno dei suoi discepoli, il suo Mito perderà ogni rapporto con la realtà e la verità, così come dalla religione di cui è il fondamento.

Il mito dunque è qualcosa di fragile e di delicato, non può essere strumentalizzato, altrimenti si perderà il suo autentico significato, rimarranno soltanto le idiozie, le assurdità, le finzioni e i cadaveri dei santi, profeti e maestri che saranno adorati per secoli e secoli.

Il razionalismo occidentale ha smantellato tutti i vecchi miti. Tutto ciò che di bello, vero e poetico del mito è stato distrutto dalla logica, dalla modernità, dall'utilitarismo, che uccidono il Cuore stesso dell’umanità. Senza il mito la poesia, l’arte, il teatro, la musica, la filosofia, la vita stessa perdono ogni significato, il mondo è ridotto soltanto a un mercato, ogni relazione e rapporto umano divengono privi di amore, passione e compassione.

Salvo che ogni individuo scopra in se stesso la Verità e diventi un Mito Vivente, i miti continueranno ad aiutare gli uomini a sopportare questa breve esistenza terrena, altrimenti senza di essi ben pochi potranno sopportare l’angoscia di una vita senza significato e come purtroppo sta accadendo, si autodistruggeranno con le droghe e con l'alcol, l'alternativa è il suicidio.

Il mito in definitiva è il Simbolo del significato dell’Esistenza e ogni racconto mitico riconduce sempre a se stessi. E’ dunque responsabilità di ogni individuo trovare questo significato dentro di sé, contribuendo a salvare l’umanità, riscoprendo l'essenza originaria dimenticata del proprio Essere e infondendo nuova linfa ed energia creativa nella propria vita.

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Guercino_-_cena_mitologica_%28venus,_marte,_cupido_e_o_tempo%29,_c.1624-27.jpg

martedì 2 giugno 2015

Aleister Crowley



Aleister Crowley (Leamington Spa, 12 ottobre 1875 – Hastings, 1º dicembre 1947) è considerato il padre dell’occultismo moderno, una figura controversa che fu fonte di ispirazione per molti movimenti magici ed esoterici, influenzando la contro - cultura e la musica contemporanea, un profeta che annunciava l’avvento di una nuova era che avrebbe estirpato il Cristianesimo dall’anima dell’Essere umano, fondatore di una nuova religione “Thelema” che riassumeva il proprio “spirito religioso” nella massima «Fà ciò che vuoi sarà tutta la Legge».

Vittima della famiglia che apparteneva ad una setta protestante, Aleister subì un’assillante e opprimente “educazione” basata su dogmi, restrizioni e proibizioni, legata a quella contorta, inflessibile, falsa e ipocrita “morale cristiana" che finì per produrre in Aleister un odio verso il Cristianesimo e una forte repressione sessuale cui tentò invano di liberarsene attraverso la magia sessuale.

Fu quell'ambiente familiare, culturale e sociale impregnato da quel falso Cristianesimo a fare dell’artista, alpinista, poeta e scrittore Crowley «il re della depravazione, una bestia umana » o «l'uomo più perverso del mondo». Cercando di sfuggire da quest'orribile passato Aleister finì per autodistruggersi attraverso l’uso di qualsiasi tipo di droga.

La filosofia di Crowley si basa sulla scoperta per ogni individuo della propria Vera Volontà che lo liberi da tutte le influenze, condizionamenti, restrizioni del passato e lo porti a conoscere se stesso, non più schiavo degli orpelli, le morali, le etiche e le convenzioni della società che impediscono all’individuo di realizzare se stesso.

Crowley nel tentativo di sviluppare e rafforzare sempre di più la propria Volontà finì per annientarsi con gli stupefacenti, l’autolesionismo, i comportamenti sessuali aberranti e pratiche spiritiche.

L’errore fondamentale di Crowley fu di abbandonare la pratica della meditazione a favore di un uso sconsiderato delle droghe e d’insulse pratiche magiche. Egli volle utilizzare le droghe come una scorciatoia verso il Samadhi. Ma nella ricerca spirituale non esistono agevolazioni o vie brevi. Se si tenta di forzare il processo di trasformazione interiore con sostanze chimiche o stupefacenti oppure cercando di sottomettere il proprio inconscio a forza di colpi di volontà, il risultato finale sarà solo la pazzia, la distruzione della propria mente e la perdita definitiva della propria Consapevolezza.

Volontà e Consapevolezza devono crescere insieme, l’uno accanto all’altro. La Volontà senza la consapevolezza finisce soltanto per alimentare l’Ego, quest’ultimo è il cancro dell’Essere, la sola malattia spirituale. La Consapevolezza senza la volontà è debole, da sola non ha la forza e la costanza per trasformare completamente l’individuo.

Crowley avrebbe dovuto cercare un vero Maestro. Nel 1924 visitò l'Institute for the Harmonious Development of Man di Georges Ivanovič Gurdjieff, ma il suo intento era soltanto quello di dimostrare che lui era un mago più potente di Gurdjieff e non riuscendo a mettere da parte il suo ego, Aleister perse la possibilità di elevarsi spiritualmente e se ne andò dall’istituto continuando la sua vita inconsapevole e dissoluta.

Questo è il solo motivo per “condannare” Crowley: di non aver riconosciuto Gurdjieff come un vero uomo illuminato che avrebbe potuto indicargli il modo di salvare la sua esistenza dalla tossicodipendenza, dal suo male interiore e dalle aberrazioni cui era finito succube nel corso degli anni.

Nonostante le ridicole e superficiali tesi di alcuni “cristiani” che cercano invano di dimostrare che Crowley fu un satanista, Aleister può essere considerato un “ Eroe caduto” e non certo un mediocre ciarlatano e tantomeno l’ispiratore o un precursore del Satanismo ma un mago che tentò l’impossibile: “dominare l’inconscio universale con la sola forza di volontà” e soltanto chi ha una profonda conoscenza della psiche e dell’animo umano potrà comprendere il suo dramma esistenziale e il suo fallimento spirituale.

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Aleister_Crowley_1929.jpg

venerdì 8 maggio 2015

Helena Petrovna Blavatsky


Helena Petrovna Blavatsky (Ekaterinoslav, 12 agosto 1831 – Londra, 8 maggio 1891) si innalza come la madre del pensiero esoterico moderno, le cui idee convogliarono nel secolo dopo nel movimento della New Age e ancora oggi influenzano la filosofia esoterica contemporanea. Fra i suoi meriti più importanti fu quello di creare un ponte, una mediazione, fra Oriente e Occidente, di diffondere la sapienza e la conoscenza degli insegnamenti orientali attraverso i suoi scritti. 

Donna audace, avventurosa e forte, dalla personalità criptica, complessa e indecifrabile, riuscì a creare una religione in grado di competere con le millenarie religioni preesistenti. Attraverso la guida dei “Maestri di Saggezza” la Blavatsky, riuscì a raccogliere e a dare una sistemazione, riunendo in una unica totalità tutte quelle intuizioni e quegli insegnamenti che costituiscono la base delle antiche religioni, facendone il fondamento della Teosofia. 

La Blavatsky con grande servizio all'umanità, tentò di rielaborare in chiave moderna, le tradizioni gnostiche, ermetiche, esoteriche e magiche riproponendo quei valori e concetti dimenticati come: l’Unità originaria della Sacralità di tutte le religioni, che l’Essere umano è antico quanto lo stesso Cosmo che lo ha generato, l’importanza dell’Iniziazione nella crescita spirituale, la negazione di Dio come essere Personale e Trascendente, la Reincarnazione, il Karma e la risoluta condanna di ogni forma di dogmatismo in particolar modo di quello cristiano. 

Il solo “crimine” che può essere imputato alla Blavatsky è quello di frode: tutto il suo corpus letterario non è il frutto delle sue doti medianiche e le comunicazioni fra lei e i “Maestri ascendenti tibetani” ma è una creazione della sua mente e del sapere acquisito durante i suoi viaggi o in altri testi esoterici, lei è la sola autrice di tutte le sue opere e si può dire al massimo che abbia copiato. 

Blavatsky utilizzò i trucchi dello Spiritismo per dare valore alle sue composizioni, se si fosse presentata al pubblico affermando che le sue opere erano soltanto il frutto della sua mente e delle sue ricerche nessun mai le avrebbe dato credito, figuriamoci per una donna brutta e grassa che viveva in un contesto sociale come quello dell’800 le sarebbe stato impossibile creare la “Società Teosofica” e tanto meno diffondere quegli insegnamenti e conoscenze. 

Il sospetto di ciarlataneria che si porterà dietro per sempre diventa il pretesto per chi non ha mai sopportato che una donna possa divenire così tanto potente da annichilire i profeti delle epoche passate, che non può fare altro che denigrarla e diffamarla con accuse ridicole e senza senso. 

Ed è ancora più triste quando queste accuse vengono mosse da alcuni che si considerano “cristiani” che definisco le storie della Blavatsky come bizzarre e insensate e si chiedono come ha potuto questa donna avere tutto quel seguito, quando non riescono a vedere che la loro religione si fonda su un racconto biblico (dove un Dio all'improvviso creò l’Universo in pochi giorni per poi riposarsi, finché decise più di 2000 anni fa di mettere incinta una Vergine il quale figlio finì su una croce e durante la crocifissione gridò: “Padre, perché mi hai abbandonato?” non ci fu nessuna risposta e morì, da allora sia del Padre che del Figlio non si hanno più notizie), che non è meno bizzarro e insensato da chiedersi come ha potuto il Cristianesimo avere tutto quel consenso da diventare la seconda religione mondiale, per giungere alla conclusione che non vi è differenza che l’essere umano è vittima dei suoi auto-inganni e delle credenze di ogni tipo e se basa le proprie convinzioni sulle teorie teosofiche oppure sul racconto biblico. 

Inoltre vi è l’inutile tentativo di dimostrare la non autenticità delle opere della Blavatsky, quando questi “cristiani” dimenticano (o fanno finta di dimenticarsi) che finora non hanno una sola prova per dimostrare che la Bibbia sia di ispirazione divina, che sia stata scritta da Dio stesso attraverso il suo Spirito Santo ed ignorano (o fanno finta di ignorare) che il testo biblico ha subito una serie infinita di manipolazioni da parte delle Chiese nel corso dei secoli, che non si comprende come mai si preoccupino dei testi delle altre religioni, quando invece dovrebbero dapprima preoccuparsi di indagare sulla autenticità ed originalità del proprio testo, la cosiddetta “Sacra” Bibbia. 

Questi cosiddetti “cristiani” scendono ancora più in basso quando considerano la Blavatsky corresponsabile delle vittime dell’Olocausto per mano di Adolf Hitler e dei nazisti. Se è vero che da un lato il gruppo esoterico da cui scaturì il partito NazionalSocialista tedesco fu ispirato dalle idee della teosofia, non tengono conto che Hitler e la sua schiera furono soltanto dei pazzi idioti pronti ad utilizzare qualsiasi pretesto filosofico, ideologico e occulto per compiere qualsiasi nefandezza, crimine e violenza. Forse non ricordano (o fanno finta di non ricordare) che le Chiese ai tempi dell’Inquisizione utilizzarono la Bibbia come cagione per condannare migliaia di persone in carcere, a tortura e al rogo. 

No, mi spiace ma costoro non possono essere considerati “cristiani” (in quanto discepoli del Cristo), ma soltanto persone che utilizzano come pretesto tematiche esoteriche, occulte e religiose per tentare di dimostrare che la loro "religione" è la sola ad essere giusta e vera. 

Le critiche di questi “signori” alla teosofia sono dovute dal fatto che quest'ultima nega Dio Padre. Con i loro giudizi mostrano soltanto quanto ancora siano infantili ed immaturi da continuare a "proiettare nel Cielo la figura paterna" e non vogliono che le persone si emancipano spiritualmente, che camminino da sole con le proprie gambe, che si prendano la responsabilità della propria anima o del proprio Essere, vogliono al contrario che rimangano sempre schiave delle loro false dottrine e del controllo dei sacerdoti e dell’istituzione ecclesiale, mantenendo loro stessi e i loro seguaci nell'ignoranza e incoscienza per tutta la vita. 

La Blavatsky invece merita rispetto, poiché in un mondo dominato da uomini e da religioni create da uomini, riuscì a formare un movimento capace di diffondersi in tutto il mondo. Infine la Blavatsky può essere considerata una Eroina, una icona per tutte le donne che non si piegano alla concezione ebraico - cristiana di essere soltanto delle “costole di Adamo” con l’unico scopo esistenziale di procreare. 

Foto: https://it.wikisource.org/wiki/File:Blavatsky.jpeg